CYMBELINE di Michael Almereyda: Venezia71, Orizzonti

 

 

Falle versare una lacrima di sangue al giorno,

e morirà di questa follia.”

 

Mettere in scena Shakespeare in blue jeans e snikers non è certo un’operazione avanguardistica, ma se un’ambientazione è accattivante, ironica e tutt’altro che pretenziosa come quella di Michael Almereyda per Cymbeline, dramma romanzesco tra i meno noti del grande Bardo, presentata in concorso nella sezione Orizzonti, la riscoperta può essere piacevole.

Storia di gelosie, veleni, travestimenti, re tiranni e lieto fine la trasposizione di Almereyda vede impegnato un cast di prestigio con il ritrovato, Ethan Hawke con cui aveva girato Amleto 2000 nel ruolo del bugiardo Iachimo, Ed Harris stanco e affranto re Cibellino, Milla Jogovic perfida regina dark lady e John Leguizamo (il Tibaldo di Romeo+Giulietta di Baz Luhrman).

Volto, e corpo, della sfortunata e calunniata principessa Imogene è Dakota Johnson erede dell’ex coppia d’oro di Hollywood Melanie Griffith e Don Johnson, che sarà protagonista il prossimo febbraio di ben altro adattamento letterario, quello di 50 sfumature di grigio; suo accattivante partner, l’esiliato Postumo, il divo di Gossip Girl Penn Badgley.

Con protagonisti glamour e tutto sommato all’altezza delle aspettative Almereyda dirige questo grazioso divertissment a basso budget in cui i messaggeri sono sostituiti dagli iphone, le finte prove di infedeltà vengono mostrate su dei tablet e gli eroi buoni indossano maglie del Che andando in skateboard; lontano dalla spettacolarità di Luhrman e dalla filologia di Zeffirelli, Cymbeline parla una lingua nuova ma rispettosa della tradizione in grado di catturare, lavorando per sottrazione, anche un pubblico meno intellettuale e più giovane stando alla larga al contempo da fastidiose atmosfere da teen movie.

Il regista durante l’incontro con la stampa ha raccontato di aver voluto dare rilevanza soprattutto alla famiglia disfunzionale raccontata da Shakespeare, con un padre e una figlia di primo letto insidiata dal fratellastro e odiata dalla matrigna.

Caterina Liverani

 

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